Siamo Anna e Leonardo, periti agrari e laureati in agraria. Anna è cresciuta a Scandicci osservando il verde che la circondava e la incuriosiva, Leonardo, mugellano, cresciuto tra l’orto e gli animali del babbo e degli zii, che sin dall’adolescenza segnavano qualcosa in lui. Il percorso universitario li ha fatti incontrare.
L’idea muove i primi passi nel 2012 dopo una lunga esperienza di entrambi nei gruppi d’acquisto. Avevamo il desiderio di poter offrire un paniere di prodotti che oltre ad essere coltivati in prossimità del luogo di consumo fossero anche garanzia di salubrità e di rispetto per il suolo e l’ambiente. C’era la voglia di riprodurre quel momento conviviale quando il parente o l’amico ti consegna i prodotti del proprio orto. Dopo una lunga e contorta ricerca di un terreno coltivabile, nasce quindi nel gennaio 2014 l’azienda agricola L’orto del Vicino. L’azienda ha sede a Borgo San Lorenzo e si estende inizialmente su 2 ettari appena fuori il centro abitato del paese. Su questa superficie abbiamo organizzato la coltivazione di ortaggi e un pollaio di galline ovaiole di 1000 m2 (utile a smaltire gli scarti della produzione) il tutto caratterizzato dalla esclusiva vendita diretta dei prodotti. I prodotti vengono venduti settimanalmente, su prenotazione, in cassette miste e in certe occasioni effettuiamo la vendita senza prenotazione.
Nel 2015 prendiamo in affitto un castagneto da frutto di 1,6 ha, dal quale produciamo marroni e farina essiccata con il metodo tradizionale. Nello stesso anno abbiamo piantato 60 piante da frutto di varietà antiche e dimenticate a maturazione scalare.
Nel 2016 ci siamo allargati prendendo in affitto, poco distante dal centro aziendale, un appezzamento di 8000 m2, che ci ha permesso di ampliare il paniere di prodotti e favorire così una migliore rotazione delle colture. Nello stesso anno prendiamo in affitto, nel comune di Scarperia e San Piero un piccolo vigneto di 3000 m2 di 40 anni a rischio abbandono. Negli anni seguenti si aggiungono altri due piccoli vecchi vigneti portando la superficie vitata a quasi un ettaro.
Infine nel 2018 affittiamo circa 2 ha di oliveta nella località di Trespiano, nel Comune di Firenze.
Negli anni abbiamo allestito il centro aziendale con serre fredde per una superficie di circa 400 m2.
Si capisce facilmente che la nostra azienda non è raggruppata in un unico corpo aziendale e questo comporta alcune difficoltà, ma è il compromesso che abbiamo scelto di accettare per offrire un ampia gamma di prodotti.
Abbiamo seguito sin dal primo momento le tecniche dell’agricoltura biologica per poi sposare dal 2017 i metodi e le tecniche dell’agricoltura biodinamica.
La nostra azienda effettua trattamenti a base di rame, zolfo e qualche insetticida naturale solo in casi di estrema necessità (spinosad e bacillus). I diserbi sono esclusivamente manuali e meccanici. Le concimazioni si basano sull’utilizzo di letame e sulla pratica del sovescio a rotazione. Il letame viene acquistato da una azienda agricola biologica della zona e compostato da noi per circa 12 mesi.
Il nostro terreno, viste le sue caratteristiche, viene lavorato senza l’uso di aratura ma attraverso l’utilizzo di un coltivatore e sfruttando, ricontestualizzandoli, i principi del maggese e del sistema di Norfolk.
Siamo convinti che si debba ricercare un equilibrio tra l’attività agricola dell’uomo e il resto degli esseri viventi, senza impoverire i nostri terreni di humus.
Ad oggi siamo una azienda strutturata che riesce a garantire a numerose famiglie un paniere per un periodo che va da aprile a dicembre. Le nostre cassette miste contengono prodotti raccolti in giornata che vanno dalla farina alle uova, dall’olio al vino passando per cavolo nero, cocomeri, pomodori e legumi. Abbiamo scelto di impegnarci sulla coltivazione di differenti tipologie di prodotti perché la repentina variabilità del tempo compromette alcuni raccolti e non volevamo essere vincolati ad un ristretto paniere di prodotti.
Siamo fermamente convinti che non sia solo importante consumare prodotti a filiera corta ma si debba provare ad andare oltre. La filiera corta non è garanzia di salubrità e di rispetto dell’ambiente. Abbiamo rimesso assieme tante cose, nella speranza che si possano coniugare. Spesso ci domandiamo se stiamo facendo le cose correttamente e vedere le persone che scoprono la voglia di cucinare soffermandosi al punto vendita per condividere ricette o che tornano a mangiare verdure delle quali pensavano fossero intolleranti, ci dà un grande stimolo ed entusiasmo.
Siamo disponibili a condividere la nostra esperienza e testimoniare che con l‘agricoltura biologica-biodinamica siamo in grado di offrire un prodotto sano e salubre mantenendo e migliorando lo stato dei nostri terreni, consci che tutto quello che stiamo facendo lo stiamo facendo per noi e per quelli che verranno dopo di noi.